Un cuore per due: una favola grottesca che pulsa di umanità
La trama dello Strano caso di Castore e Polluce è incentrata sulla nascita di due gemelli siamesi, Castore e Polluce, appunto, uniti non solo da una parte del corpo, ma anche da un paradosso biologico che li rende metaforicamente – e letteralmente – dipendenti l’uno dall’altro. Ma è prepotente il desiderio di separarsi per essere unici e indipendenti.
Il cuore che batte per entrambi e il corpo che sembra negare a ciascuno una parte essenziale della propria individualità sono il fulcro di una riflessione più ampia sull’identità e sull’amore. Ma, come suggerisce il titolo, uno dei fratelli si rivelerà un po’ Jekyll, l’altro un po’ Hyde.
Gasparri costruisce un universo narrativo in cui la scienza medica si scontra con le emozioni più primitive e i desideri più autentici dei suoi personaggi. Gwenda, la madre, emerge come una figura indimenticabile: prepotente, fragile, amorevole e contraddittoria. È impossibile non affezionarsi a questa donna che, nonostante le sue innumerevoli sfaccettature, si rivela combattiva e disposta a tutto pur di garantire una vita dignitosa ai suoi figli.
Il registro linguistico, ricco e variegato, è un punto di forza: Gianluigi Gasparri sa alternare momenti di crudo realismo e dialoghi taglienti a descrizioni delicate, in un’opera sospesa tra poesia e brutalità. Le immagini evocate sono potenti e lasciano il segno, tanto che ci troveremo a riflettere anche a distanza di tempo su ciò che abbiamo letto.
Certo, il romanzo non è privo di imperfezioni: a narrazione a volte si lascia andare a digressioni, ma è un prezzo che si paga volentieri per un’opera che non ha paura di osare e che riesce, nella sua complessità, a toccare corde profonde.
Lo strano caso di Castore e Polluce è un libro che pulsa di vita, anche quando racconta la sofferenza e l’imperfezione, affrontando temi tanto delicati quanto universali: la dualità, l’interdipendenza, il legame tra vita e dolore. L’autore mescola sapientemente dramma e ironia, tratteggiando un mondo dove la scienza, la famiglia e le emozioni si intrecciano in modo tanto sorprendente quanto inquietante. Nel complesso è una lettura che commuove e diverte, provoca e consola. Gasparri dimostra una capacità straordinaria di trasformare il grottesco in una celebrazione della fragilità umana.
Un romanzo che, come i suoi protagonisti, riesce a vivere appieno grazie al battito di un cuore unico.