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George R.R. Martin – Armageddon Rag

Sandy, ex hippie nostalgico ma consapevole del cambiamento dei tempi, si trova a indagare sulla morte di Jimmy Lynch, manager famoso nel mondo del rock per essere l’artefice del successo dei Nazgul, band che ha vissuto il suo momento di gloria negli anni Settanta con un curioso mix di hard rock e testi ispirati a Tolkien. Durante la sua investigazione, scopre non solo che i membri del gruppo stavano per riunirsi e tornare a suonare, ma anche che il loro leader sembra risuscitato dai morti. Chiunque abbia a che fare con questa misteriosa reunion finisce per morire in modo brutale: si tratta di vera magia nera o un assassino sta regolando i conti col passato?
L’indagine porta Sandy a ripercorrere molti eventi della sua giovinezza e a confrontarsi con i suoi compagni di avventura di un tempo, scoprendo, con rammarico, che per scelta o per obbligo in pochi condividono ancora i vecchi ideali.

Armageddon Rag rappresenta la seconda incursione di George R.R. Martin nel campo dell’horror, ma rispetto alla prima (Il battello del delirio) il risultato è meno convincente: il ritmo è discontinuo, e mancano i colpi di scena che garantiscano la scarica di adrenalina necessaria ad avvincerci. Va tuttavia segnalato per l’interessante riflessione sugli anni Settanta, su quanto sia rimasto degli ideali di quell’epoca e su come essi siano stati metabolizzati dalla generazione che ne fu portatrice. Altrettanto dettagliata e realistica è la ricostruzione dell’ambiente musicale, dei raduni dei nostalgici e l’approfondimento delle varie anime dei musicisti dei Nazgul.

Romanzo da ombrellone, molto godibile, consigliato non solo ai cultori dell’autore, ma anche agli appassionati di musica, perché vi ritroveranno le sensazioni e le atmosfere dei grandi eventi rock.

Valentina Leoni: Valentina Leoni è musicista e storica dell'arte, ha scritto e scrive recensioni e articoli riguardanti libri e fumetti per diversi siti. Attenta conoscitrice della cultura giapponese, ha fatto parte del comitato scientifico della mostra Dai Samurai a Mazinga Z (Casa dei Carraresi, Treviso ottobre 2014) ed è da anni collaboratrice di Radio Animati per la quale ha curato di recente la trasmissione Yatta: Luoghi Non Comuni sull'Animazione Giapponese.
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