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Ida Travi – (parli al vento)

Foto di Cristian Prisecariu

Parli al vento, come se Dio non fosse
in questa foglia, come se qui
non ci fosse altare

Ti cadrà la goccia sulla testa e sulla testa
crescerà la viola

Che posso farci, Zet?

L’occhio è caduto da solo, come un raggio
il raggio è caduto da solo, sul piatto vuoto
sulla mela rimasta in tavola.

da Il mio nome è Inna, Moretti&Vitali 2012

Intervista esclusiva a Ida Travi di Alessia Bronico: “La poesia ti porta via, ti porta sempre da un’altra parte, non puoi sapere dove”

Ida Travi: La sua poesia si inscrive nel rapporto tra oralità e scrittura, tematica che nel 2000 affronta con il saggio “L’aspetto orale della poesia” (terza edizione Moretti&Vitali, 2007), e nel 2015 in “Poetica del basso continuo”. In poesia per Moretti&Vitali pubblica “La corsa dei fuochi”, 2006; “Neo/Alcesti poesie per la musica”, 2009, e la sequenza poetica sui Tolki, i parlanti, in cinque libri: “TA’ poesia dello spiraglio e della neve” (2011); “Il mio nome è Inna” (2012); “Katrin. Saluti dalla casa di nessuno” (2015); “Dora Pal, la terra” (2017); e “Tasàr, animale sotto la neve”, 2018. Per il teatro l’atto tragico “Diotima e la suonatrice di flauto” edito da Baldini Castoldi Dalai nel 2004, che diventa nel 2010 opera musicale, Tesi di Laurea in Composizione del M° Andrea Battistoni. Sui suoi radiodrammi e sue poesie alcuni compositori contemporanei hanno composto musiche originali.
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