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Ida Travi – (la luce)

Foto di Michael Gaida

La luce ti darà la solitudine
sotto sotto c’è la solitudine

Scende dall’alto del campanile
la luce

Sola è la brocca, sola la fontana
sola la pietra, solo il ramoscello

Forte ti farà la solitudine, nei sandali
hai la solitudine

Dormono in solitudine le bestie
dormono i bambini
poi viene qualcuno e mostra la lettera

Allora alzatevi – dite qualcosa
dite qualcosa alla rosa rossa.

da Tà – poesia dello spiraglio e della neve, Moretti&Vitali 2011

Intervista esclusiva a Ida Travi di Alessia Bronico: “La poesia ti porta via, ti porta sempre da un’altra parte, non puoi sapere dove”

Ida Travi: La sua poesia si inscrive nel rapporto tra oralità e scrittura, tematica che nel 2000 affronta con il saggio “L’aspetto orale della poesia” (terza edizione Moretti&Vitali, 2007), e nel 2015 in “Poetica del basso continuo”. In poesia per Moretti&Vitali pubblica “La corsa dei fuochi”, 2006; “Neo/Alcesti poesie per la musica”, 2009, e la sequenza poetica sui Tolki, i parlanti, in cinque libri: “TA’ poesia dello spiraglio e della neve” (2011); “Il mio nome è Inna” (2012); “Katrin. Saluti dalla casa di nessuno” (2015); “Dora Pal, la terra” (2017); e “Tasàr, animale sotto la neve”, 2018. Per il teatro l’atto tragico “Diotima e la suonatrice di flauto” edito da Baldini Castoldi Dalai nel 2004, che diventa nel 2010 opera musicale, Tesi di Laurea in Composizione del M° Andrea Battistoni. Sui suoi radiodrammi e sue poesie alcuni compositori contemporanei hanno composto musiche originali.
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