Quando il fumetto è letteratura
Muore la nonna e Zerocalcare intraprende un viaggio all’interno della propria memoria familiare. In questa personalissima recherche affiorano sorprendenti verità non del tutto sepolte, costellate dalle fantasie e dagli incubi dell’autore. Volpi parlanti, madri chiocce, nonne papere e onnipresenti armadilli costituiscono il pantheon entro cui si muove il narratore/protagonista, eterno outsider, attanagliato da dubbi e sensi di colpa, che dà in pasto al lettore con onestà temperata dal sorriso.
Linguaggio e disegni, infatti, alternano ironia e vena poetica; citazioni pop sono reinventate e stravolte (emblematica la volpe accusata di circonvenzione di incapace ai danni del Piccolo Principe). Le emozioni dei personaggi (e del lettore) vengono amplificate dai disegni, fortemente espressivi.
Un’opera divertente e toccante, che nulla ha da invidiare a romanzi di formazione più blasonati.