Giallo due volte
Il romanzo, ambientato negli anni Novanta, prende le mosse dall’omicidio di una scrittrice dissidente; il delitto è il pretesto per raccontare la Cina contemporanea e le sue contraddizioni. Viene delineato il ritratto di uno Stato socialista nella forma, ma capitalista nella sostanza: un paese che fatica a chiudere i conti con il proprio passato, in cui le ferite della Rivoluzione Culturale non sono ancora chiuse.
In una Shangai suggestiva e ambivalente, dove la Coca Cola si accompagna ai germogli di bambù, si muove l’ispettore Chen, poliziotto-poeta, combattuto fra nostalgia e opportunismo.
Anche la scrittura, costellata di citazioni attinte dalla tradizione lirica cinese, cospira a trasportare il lettore nella Terra del Dragone.
Una lettura stimolante quanto un viaggio.