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Giovanni Peli e Stefano Tevini – Sulla Soglia

Dopo una serie di battaglie ideologiche e rivoluzionarie, hanno vinto gli ecologisti del governo del Risparmio, caratterizzato dal politicamente corretto e dal consumo di prodotti vegani e bio. I cittadini vivono una vita sana e priva di malattie, ma a un prezzo: sono costretti ad assumere una sostanza chiamata “Riposino”, che li induce a un sonno forzato per contribuire all’impegno collettivo del risparmio. L’aspetto più inquietante di questo governo è la Soglia64, ovvero l’eutanasia obbligatoria per coloro che raggiungono i sessantaquattro anni di età, considerati ormai un peso e dunque al di fuori dei canoni della vita sostenibile.

Stefano è un volontario che accompagna le vittime della Soglia64 alle ASL di competenza, e assiste a vere e proprie crisi di panico che affliggono i malcapitati. Per tutta la vita ha pensato che si trattasse di un provvedimento giusto, di un sacrificio necessario per il benessere dei più giovani. Tuttavia, adesso che suo padre Giovanni si avvicina alla Soglia, comincia a dubitare dell’etica delle proprie azioni, e di conseguenza di quelle del governo. Si addentrerà così in un mondo a lui sconosciuto, a partire da voci riguardanti una presunta resistenza, nel tentativo di salvare suo padre e di cambiare la società in cui vive. Attraverso questo viaggio inaspettato, sarà in grado di riscoprire se stesso e i propri valori, ma anche di stringere amicizie insolite. Parallelamente seguiamo le vicende di Giovanni, il padre di Stefano, nel suo avvicinarsi alla Soglia64.

Sulla Soglia è un romanzo distopico che esplora uno scenario caratterizzato dal culmine estremista delle tendenze ecologiste del nostro presente. I cittadini del governo del Risparmio vivono convinti di avere un debito smisurato nei confronti della Terra, e di doverlo estinguere attraverso una serie di sacrifici e compromessi. Tuttavia, un’ampia sezione della popolazione sembra essere contraria e disposta a ribellarsi.

Giovanni Peli e Stefano Tevini esplorano le dinamiche tipiche della distopia, in un viaggio emozionante e carico di temi importanti. Durante la lettura ci interroghiamo sui nostri valori, e riflettiamo su quanto siamo disposti a sacrificare a favore della sostenibilità.
A fare da cornice alla storyline principale, troviamo le vicende di altri personaggi e il difficile rapporto padre-figlio stabilitosi tra Stefano e Giovanni: dopo una vita di incomprensioni e amarezze, i due hanno solo pochi mesi per ristabilire una relazione funzionale e priva di rammarico. Attraverso il monologo interiore dei protagonisti ci immergiamo nel loro mondo e nella loro storia complicata, caratterizzata da forti sentimenti e ideali di rivoluzione. È un romanzo tremendamente attuale, che ci porta a riflettere sulle nostre responsabilità e sui rischi dell’estremismo di qualunque ideologia, per quanto giusta possa apparire.

Giorgia Minolfo: Dopo la laurea in Lingue e Letterature Straniere, Giorgia Minolfo prosegue gli studi magistrali alla Statale di Milano. È una linguista, un’assidua lettrice e viaggiatrice compulsiva. Ama l’arte, la poesia e la musica. Il perfezionismo è tra le sue doti, ma la dieta elude spesso il suo controllo.
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