Ugo Riccarelli – Il dolore perfetto

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Tra idillio e tragedia

 Il dolore perfetto ripercorre la storia d’Italia dallo sbarco di Pisacane, evocato dal paese d’origine di uno dei protagonisti, al secondo Dopoguerra, attraverso le vicende, ora parallele ma più spesso contrapposte, di due famiglie che abitano una zona acquitrinosa della Piana Toscana: i Bartoli, idealisti e libertari, e i Bertorelli, pragmatici e materialisti.

Lungo il dipanarsi della vicenda l’autore ci porta a conoscere personaggi dai nomi evocativi: ritratti che prendono vita da antiche foto e che raccontano la passione politica, il sacrificio, l’amore sempre tragico narrati con un  tono da favola magica, senza scadere mai nel melodramma o acquisire tonalità troppo sanguigne. Lo stile che non nasconde qualche reminiscenza di Gabriel Garcia Marquez e di Elsa Morante, in un’atmosfera narrativa dal sapore onirico che facilmente tende all’incubo.

Il dolore del titolo è perfetto in quanto non è mai fine a se stesso, ma sempre origine di nuova vita, di nuove prospettive e di nuove idee: attraverso il dolore i personaggi si rigenerano, le famiglie si rinnovano, la Storia va avanti e si snoda sempre in bilico tra idillio e tragedia. In questa alternanza, magistralmente realizzata, sta il segreto del successo di questo splendido romanzo, che per trama e contenuti dimostra la maturità dei grandi classici.
Consigliato a chi cerca una lettura da portare a lungo nel cuore.

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