Ray Bradbury – L’estate incantata

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L’estate incantata racconta le vicende di Tom, Doug, John e altri ragazzini (e adulti) che vivono a Green Town, una piccola città dell’Illinois, durante l’estate del 1928; la loro è una vita ancora segnata da riti contadini, rappresentati dal vino di dente di leone che il nonno di Doug prepara amorevolmente, ma già moderna in tanti altri aspetti, come testimonia la presenza di cinema e drugstore.

Nelle pagine di questo splendido romanzo di formazione troviamo in Ray Bradbury una vena poetica struggente, venata di una nostalgia che sa di polvere, di caldo, di sere d’estate passate insieme, unitamente a un rimpianto per ciò che non sarà più: l’estate del 1928 o una parte della nostra vita, che però sarà possibile rievocare durante l’inverno, bevendo quel vino di dente di leone che per i protagonisti ha il sapore della stagione preferita; della stagione perfetta.
In una serie di episodi non sempre legati tra di loro, l’autore fa agire bambini e anziani, il futuro e il passato che dialogano e, mentre i primi fanno esperienze inedite, i secondi rivivono attraverso di loro le proprie estati, i propri ricordi, mostrando al lettore come ogni individuo formi se stesso attraverso le conquiste, grandi o piccole, che ha ottenuto nella vita.

Sebbene Bradbury sia più noto per i suoi scritti di genere fantascientifico, ha coltivato, lungo l’arco della sua lunga carriera, anche uno lato intimista e lirico, che oltre a metterne in risalto le enormi doti artistiche, permette di avvicinarsi al suo stile da un’angolazione diversa e molto originale.
Consiglio questo romanzo a chi ama l’estate, le atmosfere nostalgiche e la prosa limpida e poetica.

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Valentina Leoni è musicista e storica dell'arte, ha scritto e scrive recensioni e articoli riguardanti libri e fumetti per diversi siti. Attenta conoscitrice della cultura giapponese, ha fatto parte del comitato scientifico della mostra Dai Samurai a Mazinga Z (Casa dei Carraresi, Treviso ottobre 2014) ed è da anni collaboratrice di Radio Animati per la quale ha curato di recente la trasmissione Yatta: Luoghi Non Comuni sull'Animazione Giapponese.

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