I quattro racconti contenuti in questa raccolta sono pilastri fondati sul paradosso in cui i valori fondanti che alimentano la nostra vita, e che ci restituiscono la dignità del vivere, possono diventare un chiodo fisso.
La superficialità della maldicenza è protagonista de L’assillo della profondità, dove il giudizio degli altri accompagna la protagonista nel baratro della solitudine.
In Una sfida, invece, la dietrologia dell’uomo comune scava e si strugge negando la banalità dell’ovvio, in una sfida di matrice scacchistica.
Il Testamento di Maître Mussard narra di un orafo e di uno scrittore e, in un’ambientazione che ricorda Il profumo, ci porta, da un errore logico inconsapevole a un altro, incontro alla follia del mondo trasformato in conchiglia.
Ultima, la riflessione Amnesia in litteris, che ci riporta al paradosso della nave di Teseo, dove vediamo come l’esercizio del leggere ci trasformi impercettibilmente, senza apparentemente cambiarci: una chiave di lettura di tutto il libro.
Il genio di Süskind, pur in un esiguo numero di pagine, mostra la propria eccelsa caratura con un’eleganza di stile asciutta e ricca che ci porta a riflettere sulle nostre fragilità, sul nostro bisogno di valori.
Un’opera di spessore, da non tralasciare.