Un detective per il cinema
Valentino è un archivista dell’UCLA e ama definirsi detective cinematografico, dato che la sua principale occupazione è scovare e recuperare i film più antichi, quelli girati nel periodo del muto. Quando, con un budget ridotto, si mette alla ricerca di una nuova abitazione con sala di proiezioni annessa, l’unica proposta che gli viene fatta è di acquistare un cinema in abbandono da oltre quindici anni. Firmato l’accordo, scopre però che la vecchia sala custodisce un segreto: le bobine del film Rapacità, capolavoro di Eric von Stroheim, film dalla vicenda tragica e ritenuto perduto. Ma a guardia della vecchia pellicola c’è uno scheletro…
Romanzo scritto nel 1976, dal piacevole gusto retrò, Hollywood Detective è una goduria anche per i cinefili dal palato più fine: frequenti sono i riferimenti e gli ammiccamenti al cinema e a Hollywood, concentrati soprattutto nella figura del protagonista, che è ispirata a Kevin Brownlow, famoso critico che fece riscoprire al pubblico i grandi del cinema delle origini, grazie a monografie, interviste e recuperi. La trama è originale e il ritmo teso, sapientemente costruito: consigliato agli amanti del giallo ma soprattutto agli appassionati di cinema e ai collezionisti nostalgici, che non potranno evitare di riconoscersi nei protagonisti della vicenda.