Juan Goytisolo – Esiliato di qua e di là

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Juan Goytisolo, definito da Carlos Fuentes «il più importante romanziere spagnolo contemporaneo», è nato a Barcellona nel 1931. La sua forte opposizione al regime di Franco lo portà ad esisliarsi a Parigi, e nella capitale francese, soprattutto grazie alle conoscenze di Monique Lange, incontrò Luis Buñuel, Guy Debord, Albert Camus e Jean Genet. Quest’ultimo lo influenzò profondamente. Visse poi negli Stati Uniti, dove insegnò nelle università di San Diego, New York e Boston, infine a Marrakech. La sua opera romanzesca e saggistica è una delle più significative e anticonformiste della seconda metà del XX secolo.

Il Mostro del Sentier, alter ego grottesco dell’autore, riappare in veste di defunto dopo essere stato vittima di un attentato terroristico nelle pagine del precedente romanzo (Paesaggi dopo la battaglia, 1982). Sospeso tra l’Aldiquà, un oltretomba virtuale, e l’Aldilà, ovvero il mondo dei vivi, cercherà di comprendere le ragioni di chi lo fece saltare in aria.
Nel corso delle sue passeggiate cibernetiche, il protagonista entrerà in contatto con personaggi inverosimili e la navigazione virtuale diventerà la via per osservare lo stato della società contemporanea.

Juan Goytisolo, con feroce ironia, mette a nudo  un mondo dove tutto si vende e si compra come a un’asta tra imbroglioni ludodipatici. I tentativi di indagare le ragioni del suo attentato e della sua esistenza si scontreranno con la finzione e le assurdità che lo circondano.

Una suggestiva e dissacrante satira dei valori occidentali che non risparmia niente e nessuno.

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