Gianni Allegra – La vita bastarda

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Un fanciullo, abbandonato in tenera età, una volta cresciuto uccide il padre e possiede – inconsapevolmente, senza conoscerne l’identità – la propria madre.
Siamo a Tebe? Stiamo parlando di Edipo, Laio e Giocasta? Non proprio. In realtà, all’interno del graphic novel La vita bastarda di Gianni Allegra ci troviamo in un’immaginifica Sicilia senza legge, dominata dalla mafia e dalla violenza, terra senza speranza nella quale non sembrano esserci altro che corruzione, spaccio di droga, sfruttamento della prostituzione, totale degrado; e l’Edipo di Allegra è il giovane Totuccio, personaggio bipolare alla ricerca di un equilibrio a metà strada tra due antipodi: da una parte il garbato adolescente innamorato dei suoi tre cani e sensibile al potere salvifico della poesia, dall’altro Minkiaman, il supereroe spietato e senza scrupoli capace di rispondere alla violenza dei “cattivi” con una violenza ancor maggiore.

Brutalità, sesso nel senso sporco del termine, abusi e orrori per tutto il racconto. E allora… che bisogno c’era di un rassicurante lieto fine? 

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Giuseppe Ciarallo, molisano di origine, è nato nel 1958 a Milano. Ha pubblicato tre raccolte di short-stories, "Racconti per sax tenore" (Tranchida, 1994), "Amori a serramanico" (Tranchida, 1999), "Le spade non bastano mai" (PaginaUno, 2016) e un poemetto di satira politica dal titolo "DanteSka Apocrifunk – HIP HOPera in sette canti" (PaginaUno, 2011); ha inoltre partecipato con suoi racconti ai libri collettivi "Sorci verdi – Storie di ordinario leghismo" (Alegre, 2011), "Lavoro Vivo" (Alegre, 2012), "Festa d’aprile" (Tempesta Editore, 2015); suoi componimenti sono inclusi in varie raccolte antologiche di poesia: "Carovana dei versi – poesia in azione" 2009, 2011 e 2013 (Ed. abrigliasciolta), "Aloud – Il fenomeno performativo della parola in azione" (Ed. abrigliasciolta, 2016), "Parole sante – versi per una metamorfosi" (Ed. Kurumuny, 2016), "Parole sante – ùmide ampate t’aria" (Ed. Kurumuny, 2017). Scrive di letteratura e non solo su PaginaUno e Inkroci, collabora con A-Rivista anarchica e Buduàr, rivista on line di umorismo e satira. Fa parte del collettivo di redazione di "Letteraria/Nuova Rivista Letteraria" e "Zona Letteraria – Studi e prove di letteratura sociale" fin dalla fondazione.

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