Charlot – Chaplin

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Vita, opere e mogli di Charles Spencer Chaplin alias Charlie Chaplin, genio indiscusso del cinema muto che ha saputo reggere il tempo e il passaggio al sonoro attraverso i poliedrici ruoli di attore, regista, sceneggiatore e compositore.
Partendo dall’infanzia di Chaplin, con la prima esibizione su un palco di vaudeville al posto della madre, attrice mediocre con problemi mentali, il film ripercorre la sua storia attraverso un’immaginaria intervista rilasciata al proprio biografo. Subito dopo gli sceneggiatori William Boyd, William Goldman e Bryan Forbes si soffermano sulla nascita del personaggio di Charlot, con il quale Chaplin verrà sempre identificato, mostrandoci uno spaccato del periodo d’oro del cinema muto. Il film di Richard Attenborough (specializzato in film biografici, come Ghandi), riesce a mostrare sia il lato umano dell’uomo, perfezionista e maniacale fino allo spasimo, sia il lato artistico, attraverso la ricostruzione dei set nei quali Chaplin ha girato i propri film.

Cinema nel cinema per raccontare la storia di colui che ha fatto della Settima Arte un linguaggio universale nel suo silenzio, nella sua capacità di mostrare, emozionare e far ridere attraverso le sole immagini, di fare satira del potere costituito, di irriderlo e perfino criticarlo (Tempi moderni). Un artista coraggioso, che ne Il grande dittatore osa prendere di mira il personaggio più temuto e oscuro della storia moderna, Adolf Hitler, e, nonostante le critiche contrarie (l’ideologia nazista in America non è, in quel periodo, proprio una sconosciuta, grazie anche a personaggi come Henry Ford e Charles Lindbergh e ai movimenti legati al Ku Klux Klan), riesce a realizzare un capolavoro: il suo primo film interamente sonoro, per il quale in seguito verrà tacciato di comunismo ed espulso dagli Stati Uniti (soprattutto a causa del discorso finale).
Uomo sempre dalla parte dei più deboli, nato e cresciuto nella povertà e nella fame, Chaplin è stato in grado di ironizzare anche sulle manie dei suoi tempi, come in La febbre dell’oro, dove l’Alaska diventa il paese di Cuccagna grazie ai ritrovamenti aurei.

Il film indaga questo e molto altro, condensando il tutto in due ore e mezza e riunendo un cast strepitoso, tra i migliori di quegli anni; forse non riesce ad entrare nel merito di molte questioni, ma riesce a restituire il ritratto di un essere umano che aveva fatto del Cinema la propria vita. Un uomo pieno di difetti, un Don Giovanni impenitente che dava la parte di coprotagonista nei propri lungometraggi alla moglie di turno, richiedendo un impegno e una dedizione alla pellicola maggiore di quella riservata alla vita di coppia.
Un film per gli amanti del cinema, ma non solo: un’opera storica, una commedia e anche un film drammatico. Tutto questo è Charlot, la storia di un genio.