Viken Berberian – Il ciclista

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Un giovane libanese con la passione delle corse in bicicletta e della gastronomia finisce in una rete di terroristi che lo addestrano per compiere un attentato suicida in un grande albergo: sarà in grado di portare a termine la missione o avranno la meglio il suo desiderio di godersi la vita e la sua capacità di provare compassione?

Il romanzo affronta un tema di grande attualità, offrendo ai lettori il ritratto di un terrorista molto diverso da quelli cui siamo abituati leggendo i resoconti giornalistici: il protagonista ama la cucina raffinata, le bici da corsa e le gare, ed è profondamente innamorato di una ragazza, anche lei affiliata alla cellula del terrore ma, a differenza di lui, mai toccata da dubbi o incertezze sul fatto che la via del martirio e della violenza sia l’unica strada.
Nel narrare in modo leggero e ironico la vicenda del ciclista attentatore, Viken Berberian non si pone l’obiettivo di denunciare la pratica del terrorismo o di far riflettere su quanto sia sbagliata la via delle bombe, anzi: sia questi aspetti, sia quello politico rimangono piuttosto in ombra. L’autore sembra voler semmai evidenziare quanto assurda e inutile possa diventare un’esistenza nel momento in cui si rinuncia ai grandi piaceri della vita, come il cibo, l’amore e la libertà offerta da una bici su una strada assolata, anche se in cambio viene promesso il Paradiso.

Racconto delizioso, dalla concezione originalissima, narrato in modo lieve ma non superficiale, affronta una tematica spinosa da un’angolazione molto umana, rendendo simpatico agli occhi del lettore l’aspirante kamikaze che, tra un corso sugli esplosivi e una riflessione su quale sia il miglior modo di cucinare il pollo, non riesce a non rammaricarsi, pensando che finirà per uccidere anche il cuoco dell’albergo.

Una lettura consigliata a chi cerchi un punto di vista diverso per esaminare una questione purtroppo sempre attuale e a chi voglia scoprire un autore poco noto ma di indubbio valore.

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Valentina Leoni è musicista e storica dell'arte, ha scritto e scrive recensioni e articoli riguardanti libri e fumetti per diversi siti. Attenta conoscitrice della cultura giapponese, ha fatto parte del comitato scientifico della mostra Dai Samurai a Mazinga Z (Casa dei Carraresi, Treviso ottobre 2014) ed è da anni collaboratrice di Radio Animati per la quale ha curato di recente la trasmissione Yatta: Luoghi Non Comuni sull'Animazione Giapponese.

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