Ring Lardner – Chi ha fatto le carte?

0
722

Sia ben chiaro, Ring Lardner è un fuoriclasse della scrittura. Un autore che prende a cazzotti i suoi personaggi, e con i suoi personaggi i lettori, mettendo in questo modo KO l’intera società americana del suo tempo.

Io mi sono innamorato di Ring Lardner dopo aver letto, più di venti anni fa, Americani, raccolta di racconti edita nel 1998 da Giovanni Tranchida Editore, accorgendomi immediatamente che lo stile dello scrittore americano era teso a sovvertire l’ordine delle cose esistenti: l’accusa implacabile alla società a stelle e strisce era quella di aver costruito in ogni ambito dei set cinematografici, trasformando la vita stessa delle persone in pura finzione (quello che qualche decennio dopo il genio di Baltimora, Frank Zappa, avrebbe definito Plastic People).

In questo fantastico libriccino, Chi ha fatto le carte?, un ciarliero barbiere, un cinico e violento boxeur, un’attrice imprigionata da un matrimonio di convenienza nel detestato corpo di sposa/madre e una svampita (?) moglie, pessima giocatrice di carte, recitano il ruolo che la vita bastarda ha affibbiato loro. In Un po’ di brillantina si sente anche una lontana eco di Edgar Lee Masters, con il racconto delle virtù e della miserie (più miserie che virtù) di una piccola comunità americana pre crisi del ’29.

Questa raccolta di quattro racconti dovrebbe essere utilizzata nei corsi di scrittura creativa per mostrare la migliore tecnica di scrivere dialoghi e, soprattutto, monologhi (in Lardner sempre estremamente equilibrati e naturali).
Lardner cinico? Lardner cattivo? Naaa… è la vita che sa essere cinica e cattiva molto più della letteratura.

SHARE
Articolo precedenteJonathan Littel – Le benevole
Articolo successivoBrian Aldiss
Giuseppe Ciarallo, molisano di origine, è nato nel 1958 a Milano. Ha pubblicato tre raccolte di short-stories, "Racconti per sax tenore" (Tranchida, 1994), "Amori a serramanico" (Tranchida, 1999), "Le spade non bastano mai" (PaginaUno, 2016) e un poemetto di satira politica dal titolo "DanteSka Apocrifunk – HIP HOPera in sette canti" (PaginaUno, 2011); ha inoltre partecipato con suoi racconti ai libri collettivi "Sorci verdi – Storie di ordinario leghismo" (Alegre, 2011), "Lavoro Vivo" (Alegre, 2012), "Festa d’aprile" (Tempesta Editore, 2015); suoi componimenti sono inclusi in varie raccolte antologiche di poesia: "Carovana dei versi – poesia in azione" 2009, 2011 e 2013 (Ed. abrigliasciolta), "Aloud – Il fenomeno performativo della parola in azione" (Ed. abrigliasciolta, 2016), "Parole sante – versi per una metamorfosi" (Ed. Kurumuny, 2016), "Parole sante – ùmide ampate t’aria" (Ed. Kurumuny, 2017). Scrive di letteratura e non solo su PaginaUno e Inkroci, collabora con A-Rivista anarchica e Buduàr, rivista on line di umorismo e satira. Fa parte del collettivo di redazione di "Letteraria/Nuova Rivista Letteraria" e "Zona Letteraria – Studi e prove di letteratura sociale" fin dalla fondazione.

Lascia un commento

Scrivi un commento
Per favore inserisci qui il tuo nome

inserisci CAPTCHA *