Kaho Nashiki – Un’estate con la Strega dell’Ovest

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Il titolo del romanzo di Kaho Nashiki, pubblicato per la prima volta in Giappone nel 1994, riassume da solo la trama del libro: la tredicenne Mai, fragile e insicura, decide che non vuole più andare a scuola e trascorre un’estate insieme alla nonna, “la Strega dell’Ovest” che abita in una casetta in campagna. Durante questo periodo, Mai inizia il proprio addestramento da strega e, grazie agli insegnamenti della nonna, impara a crescere.

Un’estate con la Strega dell’Ovest è un breve romanzo di formazione: la protagonista è una ragazza emotiva che si spaventata di fronte alle sfide quotidiane della vita, incapace di gestire le proprie sensazioni. Ma la nonna, una signora inglese rimasta in Giappone per amore, le insegna gli incantesimi per diventare adulta. La magia praticata dall’eccentrica Strega dell’Ovest si esprime soprattutto attraverso un sano e gentile contatto con la natura, imparando da alberi e piante a distinguere il tempo della semina e dell’attesa da quello della fioritura.

L’autrice Kaho Nashiki racconta con la leggerezza della fiaba una storia di crescita tratteggiando quadretti di vita quotidiana in campagna: episodi come una passeggiata nel bosco vicino a casa o la preparazione di vasetti di marmellata diventano piccoli momenti di scoperta dinnanzi all’incanto delle cose semplici.
Il romanzo di Nashiki ricorda il gioiellino di Tove Jansson Il libro dell’estate: infatti anche nell’opera della scrittrice finlandese si legge la storia di una ragazzina che trascorre l’estate in compagnia della nonna. Entrambi i romanzi raccontano un confronto generazionale, puntando l’attenzione sul tenero rapporto tra progenitrice e nipote. Inoltre, ambedue i libri sottolineano l’importanza di un rapporto vivo con la natura: che sia un’isola incontaminata in Finlandia o la campagna del Giappone, il paesaggio assume un’importanza fondamentale nel percorso di formazione.

Un’estate con la Strega dell’Ovest è un “libro-rifugio”, uno di quegli oggetti preziosi che ci dona un senso di pace, accogliendoci tra le pagine di una storia semplice ma profonda: come insegna la nonna a Mai, diventare una strega significa ricercare con pazienza, costanza e gentilezza la magia delle piccole cose, continuando a praticare un difficile addestramento per trovare dentro di sé un sereno equilibrio, e prestando attenzione alle relazioni con gli altri oltre, ovviamente, a quella con la natura. L‘autrice stessa è molto legata a questa piccola storia di crescita, tanto che, circa venticinque anni dopo la prima pubblicazione, aggiunge tre brevi racconti in appendice, presenti anche nell’edizione italiana.

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Classe 1994, nata e cresciuta tra le colline dell’Oltrepò pavese, da sempre scrive, legge e guarda film. Dopo il liceo decide di seguire i suoi sogni: si laurea in Lettere moderne e in seguito studia Cinema allo IULM di Milano. Spettatrice onnivora, si nutre di ogni genere e crede con tutto il cuore nel potere della fantasia. Tra immagini in movimento e svolazzanti pagine di carta, vive perennemente tra le nuvole. Non riesce mai a rispondere alla domanda “qual è il tuo regista preferito?”.

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