Paolo Durando – Il ciclo di Surk. Mahalabrint

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È un binomio diseguale, quello dei due romanzi che compongono questa pubblicazione. Ambedue rappresentano un mondo futuro che sovrappone elementi antichi ad altri appartenenti al nostro presente, come a dare un senso di contiguità tra ciò che stiamo vivendo e ciò che potrebbe accaderci domani. E ambedue sono romanzi sulla conoscenza, giustapposta a società troppo confortevoli e artefatte.

Il primo che ci viene proposto, Mahalabrint, ha come protagonista Almina, figlia adottiva che vive in un futuro nel quale la popolazione abita in gironi che si susseguono dalla Matrice (l’inconoscibile superficie terrestre) fino al centro. Nel suo girone si adora Igea, dea dell’igiene e della salute, e si rispettano regole ferree tramandate da tempo immemorabile. Ma a quelle regole Almina non vuole sottostare e, rinunciando anche all’amore del fidanzato Elpiro, partirà insieme all’amica Drera per un viaggio ai confini del mondo, alla ricerca della verità.

Paolo Durando resuscita la mitologia classica per creare un futuro in cui si frammischiano elementi di genere fantastico, fantascientifico e fantasy, ammannendoci un pot-pourri di eventi prodigiosi che si succedono con fiabesco irrealismo e scarsa giustificazione solo per arrivare ad un finale in cui incanto e disillusione formano un controcanto agrodolce all’avventura. Un insieme troppo pretestuoso per convincere davvero.
Il ciclo di Surk, però, è un piccolo gioiello di letteratura fantastica: ambientato in un periodo di tempo che va dal 2872 al 2900, è volutamente specchio futuro di un Ottocento rievocato nei suoi valori e nella sua impostazione sociale. Teatro della vicenda è Princelon, cittadina nella quale l’unico avvenimento che si attende con trepidazione (e che, come in Aspettando Godot di Samuel Beckett, non si verificherà mai) è la visita della regina. Protagonista è ancora un personaggio femminile, Nùspera Grastz, che seguiamo fin dalla sua nascita in un racconto di formazione sfociante in una storia d’amore tipicamente vittoriana: Nùspera, di umili origini, si emancipa sposando il fascinoso e altolocato Càlisma. Ma in un mondo che vive sotto l’egida delle teorie del professor Volano Surk, ovvero di un totalitarismo salvifico che salvifico non è (né per sua natura potrebbe mai esserlo), anche l’amore può nascondere dei segreti. La protagonista seguirà la propria sete di verità oltre i dogmi che anche Càlisma le impone, senza immaginare che non c’è pietà per chi approda alla conoscenza senza accettare l’ineluttabilità di un destino precostruito. Avvincente, drammatico e con un personaggio per il quale è impossibile non parteggiare, questo breve romanzo vale da solo l’acquisto del volume, che ci presenta uno degli autori più interessanti della nuova fantascienza italiana.

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Heiko H. Caimi, classe 1968, è scrittore, sceneggiatore, poeta e docente di scrittura narrativa. Ha collaborato come autore con gli editori Mondadori, Tranchida, Abrigliasciolta e altri. Ha insegnato presso la libreria Egea dell’Università Bocconi di Milano e diverse altre scuole, biblioteche e associazioni in Italia e in Svizzera. Dal 2013 è direttore editoriale della rivista di letterature Inkroci. È tra i fondatori e gli organizzatori della rassegna letteraria itinerante Libri in Movimento. ha collaborato con il notiziario "InPrimis" tenendo la rubrica "Pagine in un minuto" e con il blog della scrittrice Barbara Garlaschelli "Sdiario". Ha pubblicato il romanzo "I predestinati" (Prospero, 2019) e ha curato le antologie di racconti "Oltre il confine. Storie di migrazione" (Prospero, 2019), "Anch'io. Storie di donne al limite" (Prospero, 2021) e "Ci sedemmo dalla parte del torto" (Prospero, 2022, insieme a Viviana E. Gabrini). Svariati suoi racconti sono presenti in antologie, riviste e nel web.

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