Massimo Lugli – Il Carezzevole

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Vita da nerista

La vicenda narrata da Massimo Lugli nel primo romanzo con protagonista Marco Corvino, giornalista in prova, si svolge (presumibilmente) a Roma in un’epoca imprecisata a cavallo tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta del secolo scorso: un’epoca senza telefoni cellulari, ma con le immancabili cabine a gettone, senza computer e altre diavolerie elettroniche, senza una polizia scientifica stile C.S.I. e un giornalismo ben lontano da quello cui ci hanno abituato gli scribacchini odierni.

Corvino svolge il suo tirocinio come nerista nella redazione di un giornale di sinistra, e si trova ad avere a che fare con casi (anche umani) tra i più disparati, in un avvicendarsi di situazioni e di esperienze che lo porteranno, infine, a confrontarsi con il Carezzevole, un assassino seriale dai risvolti diabolici. Lugli ne approfitta per raccontare il giornalismo di una volta e, anche se la presentazione dei personaggi dura un centinaio di pagine, riesce a non annoiare il lettore grazie alla convincente rappresentazione di un’epoca e di un mestiere perduti, senza nostalgie e sentimentalismi ma con sobria lucidità.

E ci impartisce anche alcune memorabili lezioni di giornalismo attraverso la vita da nerista di Corvino, dibattuto tra un lavoro per il quale non sempre si sente tagliato e una vicenda sentimentale che sconvolge il suo equilibrio interiore, nonostante il continuo cimento nelle arti marziali. Notevole la rappresentazione dei trucchi più biechi cui ricorrono i cronisti di nera per riuscire a intrufolarsi tra i familiari delle vittime e ottenere uno scoop.

Grazie al realismo e allo stile immediato, spoglio di sfoggi di stile, Lugli riesce ad appassionare il lettore (persino alle arti marziali) dalla prima all’ultima pagina. E Il Carezzevole è un romanzo talmente ben congegnato che neppure i brani di riempitivo mostrano la corda ma, anzi, contribuiscono a creare il tessuto della vicenda integrandosi perfettamente con il resto della trama.
Un’opera imperdibile per gli amanti del genere, apprezzabile anche da chi non ama particolarmente gialli e thriller. Un ottimo esordio narrativo.

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Heiko H. Caimi, classe 1968, è scrittore, sceneggiatore, poeta e docente di scrittura narrativa. Ha collaborato come autore con gli editori Mondadori, Tranchida, Abrigliasciolta e altri. Ha insegnato presso la libreria Egea dell’Università Bocconi di Milano e diverse altre scuole, biblioteche e associazioni in Italia e in Svizzera. Dal 2013 è direttore editoriale della rivista di letterature Inkroci. È tra i fondatori e gli organizzatori della rassegna letteraria itinerante Libri in Movimento. ha collaborato con il notiziario "InPrimis" tenendo la rubrica "Pagine in un minuto" e con il blog della scrittrice Barbara Garlaschelli "Sdiario". Ha pubblicato il romanzo "I predestinati" (Prospero, 2019) e ha curato le antologie di racconti "Oltre il confine. Storie di migrazione" (Prospero, 2019), "Anch'io. Storie di donne al limite" (Prospero, 2021) e "Ci sedemmo dalla parte del torto" (Prospero, 2022, insieme a Viviana E. Gabrini). Svariati suoi racconti sono presenti in antologie, riviste e nel web.

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