Friedrich Dürrenmatt – La morte della Pizia

0
1026

Pannychis XI è l’ultima sacerdotessa di Delfi; ormai anziana e in punto di morte, la Pizia volge uno sguardo al passato e, insieme al lettore, ripercorre tutta la sua lunga carriera, commentando gli strambi oracoli che si è trovata a pronunciare per i Greci “creduloni” e la sua rivalità con il cinico Tiresia, che si finge cieco per meglio impressionare l’uditorio. Ricorda poi i bizzarri personaggi che le si sono rivolti, buon ultimo quel petulante Edipo, tormentato dai dubbi sulla propria nascita, al quale ha rifilato, a caso, una tra le tante frottole del suo vasto repertorio.

Con questo breve romanzo, capolavoro di arguzia e beffarda ironia, Dürrenmatt sembra voler irridere il bisogno degli uomini di scrutare nei misteri del destino, alla ricerca di verità offerte da Pizie e indovini di ogni genere, ai quali credere ciecamente anche quando offrono risposte assurde.
L’uomo, dice l’autore per bocca di Tiresia, non riesce a vivere felicemente il presente e deve perciò tormentarsi con l’ansia del futuro: questo disagio esistenziale, proprio anche nell’uomo moderno, muove i destini del mondo e della storia.
Ma la Pizia ha anche un altro messaggio da consegnare, prima di abbandonarsi al sonno della morte, attesa come una nuova avventura: il vero avversario dell’uomo, quello che non può essere sconfitto da nessun eroe tramite nessun oracolo, è il caso, come dimostra la catena di eventi scatenati dal vaticinio che ha inventato per Edipo.

Ottima lettura per palati fini che apprezzino la pungente ironia e lo spirito dissacrante dell’autore nei confronti del mito per eccellenza e che siano disposti a seguirlo in questa vicenda dalla trama abbastanza intricata, in una riflessione che da Delfi arriva direttamente a noi e alla nostra eterna insoddisfazione.

SHARE
Articolo precedenteWilliam Faulkner
Articolo successivoCaza
Valentina Leoni è musicista e storica dell'arte, ha scritto e scrive recensioni e articoli riguardanti libri e fumetti per diversi siti. Attenta conoscitrice della cultura giapponese, ha fatto parte del comitato scientifico della mostra Dai Samurai a Mazinga Z (Casa dei Carraresi, Treviso ottobre 2014) ed è da anni collaboratrice di Radio Animati per la quale ha curato di recente la trasmissione Yatta: Luoghi Non Comuni sull'Animazione Giapponese.

Lascia un commento

Scrivi un commento
Per favore inserisci qui il tuo nome

inserisci CAPTCHA *