Eraldo Affinati – La Città dei Ragazzi

0
717

Il libro racconta l’esperienza dell’autore come insegnante di lettere nelle classi dell’istituto professionale della Città dei Ragazzi, una comunità di Roma che accoglie ed educa adolescenti in difficoltà. La comunità è popolata soprattutto da giovanissimi migranti, fuggiti spesso da drammatiche situazioni di miseria e di guerra, da paesi arretrati e inospitali ma che in Italia soffrono la condizione dello sradicamento.
Deciso a instaurare e consolidare un rapporto di leale fiducia e comprensione reciproca con i suoi studenti, Affinati accetta di accompagnare due di loro, Omar e Faris, in Marocco perché si ricongiungano alle famiglie almeno durante le vacanze. Quel viaggio ai margini del deserto, tra Casablanca e i remoti villaggi nella campagna arida, è l’occasione per l’autore di ripensare al suo rapporto col padre, morto da tempo, col quale non ha mai avuto vera confidenza e dal quale non ha mai avuto risposte soddisfacenti alle domande che lo assillavano; lo scrittore sperimenta così, anche sulla sua pelle, il ritorno alle origini, il recupero delle radici e la determinazione ad andare avanti, proprio come i suoi allievi.

Racconto biografico piuttosto originale, La Città dei Ragazzi descrive il rapporto di Eraldo Affinati con la comunità nella quale lavora e cui sente di appartenere esattamente come i ragazzi che vi sono approdati in cerca di rifugio; da sempre privo di una vera storia familiare, lo scrittore si immedesima in quei ragazzini sradicati, umiliati e impauriti ai quali cerca di trasmettere la speranza nel domani, la consapevolezza che una ragione profonda esiste per ogni cosa e che la vera sfida nella vita consiste nell’individuarla.
Attraverso i suoi studenti abituati ai distacchi, alle perdite a alla lontananza, l’autore trova anche il modo di rileggere il suo irrisolto rapporto col padre, cresciuto a Roma negli anni Venti e passato attraverso esperienze analoghe, delle quali non ha mai parlato coi figli, e riesce così a fare pace con la memoria e il passato.

Lo stile di Eraldo Affinati non è mai retorico e la sua prosa risulta sempre molto sentita emotivamente, cosa che rende La Città dei Ragazzi una lettura davvero interessante, poiché offre un originale punto di partenza per guardare con occhi diversi la nostra realtà quotidiana.
Una lettura consigliata a chi ricerca un’empatia profonda con il narratore e anche ai più giovani, che nelle vicende raccontate nel libro potrebbero trovare molti spunti di riflessione.

SHARE
Articolo precedenteStephen Gunn
Articolo successivoUnorthodox
Valentina Leoni è musicista e storica dell'arte, ha scritto e scrive recensioni e articoli riguardanti libri e fumetti per diversi siti. Attenta conoscitrice della cultura giapponese, ha fatto parte del comitato scientifico della mostra Dai Samurai a Mazinga Z (Casa dei Carraresi, Treviso ottobre 2014) ed è da anni collaboratrice di Radio Animati per la quale ha curato di recente la trasmissione Yatta: Luoghi Non Comuni sull'Animazione Giapponese.

Lascia un commento

Scrivi un commento
Per favore inserisci qui il tuo nome

inserisci CAPTCHA *