Fino a che punto l’arte ha collaborato alla trasformazione del mondo in un miraggio imperniato sulla fantasmagoria delle merci (espressione utilizzata a più riprese da Walter Benjamin)?
Roberto Costantino risponde a questa domanda passando in rassegna un insieme di opere d’arte che riesce a dare origine a una serie di osservazioni critiche sull’arte e sulla società. Dai ready-made di Marcel Duchamp al détournement dell’Internazionale situazionista passando per il vuoto di Yves Klein in Le zones de sensibilitè picturale immatèrielle.
Irriverente e graffiante, un testo di storia dell’arte in grado di proporre riflessioni non banali sulla mercificazione della società e delle nostre esistenze.