Vince l’amorale
New York: in un futuro nel quale impera il crimine, le strade sono dominate da poliziotti corrotti e bande di sciacalli senza scrupoli. Ma la vera sfida si svolge dietro le quinte: una lotta senza quartiere tra la vecchia mafia e il nuovo potere, colluso con una politica impotente e guasta, capeggiata da due fratelli in conflitto: Alonzo, vecchio uomo d’onore, e Fratello Charles, Monsignore ed ex poliziotto a capo di un’organizzazione potente e profondamente fascista. Jerome Charyn sembra dirci che l’unica scelta è tra il vecchio crimine organizzato e un potere subdolo e vile, ammantato di religione e giustizialismo; e simpatizza apertamente per il primo.
Graphic novel equivoca che vorrebbe essere provocatorio ma riesce solo ad essere irritante. I personaggi e le situazioni sono ben delineati, grazie anche ai disegni chiaroscurali del professionista Joe Staton, ma la morale ambigua e l’ambivalenza di fondo ne fanno un’opera disonesta e profondamente sgradevole. Una lettura della realtà amorale e ipocrita, che non merita tutta l’attenzione ricevuta nel Paese d’origine.