Gore Vidal – Giuliano

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Perché possiamo dirci pagani

Vidal intona un inno ai valori del mondo antico con la sua scelta di raccontare la vita di Giuliano. L’imperatore, che parla per mezzo di un diario immaginario, getta uno sguardo dolente e desolato sui mortiferi intrighi della corte. Ogni occasione è buona per mettere alla berlina la giovane ma già potente Chiesa, impegnata nelle lotte intestine fra opposte “eresie”. Il romanzo, estremamente rigoroso nella ricostruzione storica, è un manifesto contro la disonestà di ogni fanatismo; di piacevole lettura per la sottile vena di ironia che lo pervade, ritrae con occhio disincantato, ma anche con struggente nostalgia, un’epoca di passaggio. A noi posteri un interrogativo: saremmo cristiani se Giuliano fosse vissuto più a lungo?

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Giorgia Boragini è nata a Bologna qualche decennio fa. Vive e lavora in quel di Brescia. Laureata in Giurisprudenza per necessità, accanita lettrice per passione, ama osservare il mondo per trarne talvolta qualche storia. Frequenta con impegno discontinuo laboratori di scrittura creativa. Il suo primo romanzo, "Il copione del delitto" (Liberedizioni, 2013), si è aggiudicato, da inedito, il secondo posto al concorso Manerba in Giallo, edizione 2011. Nel 2017 è stata pubblicata la sua raccolta di racconti "Tipi da Bar" (Prospero Editore). Con "Mai rovinare il pranzo di Ferragosto!" (Liberedizioni, 2019) è tornata a cimentarsi con il genere giallo.