Una provincia tutta da ridere (o da piangere)
Tipi da bar, di Giorgia Boragini, è una raccolta di racconti nei quali s’intersecano le vite di vari personaggi colti in momenti delle loro quotidianità e i cui comportamenti, siano essi azioni o semplici parole, portano a conseguenze estreme e grottesche senza che davvero qualcosa cambi: piccole esplosioni che non mutano né i destini né la Storia.
I protagonisti sono specchio di un’Italia che arranca tra culto delle apparenze e bisogno di libertà, dove la surrealtà del quotidiano fa da contraltare ai classici peccati della provincia, nascosti (ma neanche troppo) dietro una patina d’ipocrisia e di perbenismo. È il ritratto di un mondo che cambia ma non nella sostanza, tra ordinario qualunquismo e ricerca di sopravvivenza psicologica. C’è tutto il sapore della provincia, ridicolo anche quando è drammatico, amarognolo anche quando è umoristico. I personaggi si rincorrono tra le storie e insieme compongono un mosaico che racconta con efficacia il nostro tempo e la nostra insignificanza.
Lettura spassosa, è condotta da Giorgia Boragini con stile brillante e arguto, elegante: il linguaggio discorsivo e sciolto, immediato, rende frizzanti anche le situazioni più ambigue.
Un ritratto divertito e spietato della nostra piccolezza.