Siamo tutte Miriàm
“In nome del padre”: inaugura il segno della croce. In nome della madre s’inaugura la vita: con queste parole Erri De Luca introduce un testo intriso di poesia impastata di terra e di vento, mai aulica, ma odorosa di datteri e sale.
Tutti conosciamo la storia della Vergine e dell’annuncio, di Giuseppe e del Bambinello venuto al mondo in una stalla: con delicata sapienza l’autore ce la fa ascoltare dando voce ai pensieri di Miriàm/Maria.
La voce della madre è lontana da ogni retorica della politica, della religione e della legge; testimonia il suo rapporto esclusivo con il figlio, e lo vuole proteggere dalla missione terribile che intuisce dietro l’annuncio. Nessuna madre vuole la croce. Ogni madre celebra il miracolo della vita che è sempre sorpresa, che è là dove spirito e carne si incontrano dando corpo a un’unità inscindibile.
Un libro intenso e lirico; essenziale e vero.
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