Stephen Gunn – Il Professionista: L’oppio di Herat – Ghiaccio siberiano

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L’omicidio del mercante d’arte Gheorgi Aristides, la cui galleria copre un traffico di stupefacenti, porta ad Atene Chance Renard, il Professionista, ingaggiato dal Narcotics Bureau. Muovendosi sotto copertura, scoprirà che la droga proviene dall’Afghanistan, in particolare da una zona selvaggia controllata dal folle colonnello Graham Wilson, disertore a capo di un’imprendibile esercito. Passando per il Pakistan e penetrando tra le montagne afghane, dovrà individuare ed eliminare il traditore e Abu Mahjid, un emiro che contrabbanda oppio e armi e che sta per allearsi con Wison. Non sarà una passeggiata, e avrà bisogno di una vecchia conoscenza, la contractor armena Giorgia Kachikian, per portare a termine la missione: una battaglia all’ultimo sangue in cui non ci sarà tempo né per le domande, né per le risposte e in cui conterà soltanto la volontà di sopravvivenza.

Avventura in due tempi, L’oppio di Herat è il romanzo inedito che accompagna la riproposta di Ghiaccio siberiano (2004), diciottesimo episodio della saga del Professionista. Se nella prima parte, ambientata ad Atene, il ritmo è più disteso, con una trama ascrivibile al genere spionistico più classico, nella seconda l’atmosfera cambia, e il romanzo si conclude in una fenetica avventura d’azione e di guerra. Abile nel rappresentare tanto il cinismo dei trafficanti europei quanto la follia cui può indurre una guerra senza senso e senza speranza, Stephen Gunn (pseudonimo di Stefano Di Marino) imbastisce una vicenda avvincente e densa di colpi di scena, creando anche un nuovo nemico per Chance Renard.

Per gli amanti delle citazioni, troveremo tra i numerosi comprimari anche i personaggi di Marina Loiseau e Henri Duflot, mutuati dall’eccellente serie televisiva francese Le Bureau del légendes (in italiano Le Bureau – Sotto copertura). Nella seconda parte del romanzo, ambientata nell’inferno afghano, troveremo anche alcuni riferimenti al romanzo Cuore di tenebra di Joseph Conrad.

Narrativa di genere scritta e condotta con maestria dal migliore scrittore nostrano di spy story.

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Heiko H. Caimi, classe 1968, è scrittore, sceneggiatore, poeta e docente di scrittura narrativa. Ha collaborato come autore con gli editori Mondadori, Tranchida, Abrigliasciolta e altri. Ha insegnato presso la libreria Egea dell’Università Bocconi di Milano e diverse altre scuole, biblioteche e associazioni in Italia e in Svizzera. Dal 2013 è direttore editoriale della rivista di letterature Inkroci. È tra i fondatori e gli organizzatori della rassegna letteraria itinerante Libri in Movimento. ha collaborato con il notiziario "InPrimis" tenendo la rubrica "Pagine in un minuto" e con il blog della scrittrice Barbara Garlaschelli "Sdiario". Ha pubblicato il romanzo "I predestinati" (Prospero, 2019) e ha curato le antologie di racconti "Oltre il confine. Storie di migrazione" (Prospero, 2019), "Anch'io. Storie di donne al limite" (Prospero, 2021) e "Ci sedemmo dalla parte del torto" (Prospero, 2022, insieme a Viviana E. Gabrini). Svariati suoi racconti sono presenti in antologie, riviste e nel web.

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