Patrizia Argentino – Gatticuore

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C’è una forza tenera e graffiante che percorre le pagine di Gatticuore, la nuova silloge poetica di Patrizia Argentino: è la forza leggera ma decisa della poesia quotidiana, quella che sa posarsi sulle cose di tutti i giorni per sollevarle verso un altrove affettivo, ironico e profondo. In questa raccolta – come suggerisce il titolo composto – convivono due poli affettivi: i gatti e il cuore. Però sarebbe riduttivo pensare a una semplice raccolta di poesie d’amore felino. I gatti, qui, sono molto più che animali da compagnia: sono alter-ego silenziosi, custodi domestici dell’anima, creature che accarezzano e giudicano, che dormono sugli armadi e scivolano dentro la malinconia di chi abita la casa con loro.

Suddiviso in due sezioni – “Gatti” e “Cuore”, ça va sans dire – il libro sviluppa una narrazione affettiva in cui la solitudine urbana, le fragilità sentimentali e le piccole gioie dell’intimità vengono esplorate con un linguaggio diretto e mai compiaciuto, dove l’ironia agisce come un salvagente e il dolore non è mai disgiunto dalla tenerezza.
I versi sono brevi, chiari, quasi sempre in forma di pensiero immediato: un diario poetico che riesce però ad alzarsi in volo, come certi salti felini, all’improvviso, sorprendendoci con immagini d’intensa efficacia.

La prima parte, dedicata ai gatti, parla dell’amore condiviso con Tabata e Matilda, creature autentiche e nel contempo mitologiche, che accompagnano la protagonista nella vita, nella perdita e nella memoria. I gatti osservano, comprendono, scattano per casa come pensieri selvatici, si acciambellano sulle ferite dell’umano che hanno scelto, si fanno voce e presenza anche quando non ci sono più.
L’autrice riesce a fondere il tono giocoso con quello elegiaco, passando con naturalezza dalla risata al nodo in gola, come nella serie di testi dedicati all’elaborazione del lutto.

Nella seconda parte, il cuore diventa protagonista assoluto: è un cuore infantile, arlecchino, rubino, incontinente; è un cuore che viaggia, che sogna, che finisce nell’indifferenziata e che poi si ricuce con ago e filo, tra puzzle e graffette. È il cuore di una donna sola, ma non desolata, che dialoga con se stessa, con il suo animale, con le amiche, con il passato. È il cuore di chi ama e cade, ma sa anche rialzarsi grazie a una sapiente dose di autoironia, che è forse la qualità più originale e potente di questa silloge. Come dice la stessa autrice: «Da una vita / ho l’insana abitudine / di darle in pasto / la mia solitudine».

Gatticuore è quindi molto più di un libro “per chi ama i gatti” o “per chi ha il cuore spezzato”. È un libro per chi cerca nelle parole una forma di cura, per chi crede che la poesia possa essere un piccolo atto di resistenza quotidiana, per chi si riconosce nel balzo felpato che dalla sofferenza porta al sorriso. Leggerlo è come avere tra le mani un gomitolo vivo: lo si segue curioso, si ride, ci si ferma, si sospira – e, alla fine, si scopre che qualcosa ci è rimasto attaccato addosso. Forse un pelo. Forse un ricordo. Di certo, un’emozione.

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Heiko H. Caimi, classe 1968, è scrittore, sceneggiatore, poeta e docente di scrittura narrativa. Ha collaborato come autore con gli editori Mondadori, Tranchida, Abrigliasciolta e altri. Ha insegnato presso la libreria Egea dell’Università Bocconi di Milano e diverse altre scuole, biblioteche e associazioni in Italia e in Svizzera. Dal 2013 è direttore editoriale della rivista di letterature Inkroci. È tra i fondatori e gli organizzatori della rassegna letteraria itinerante Libri in Movimento. ha collaborato con il notiziario "InPrimis" tenendo la rubrica "Pagine in un minuto" e con il blog della scrittrice Barbara Garlaschelli "Sdiario". Ha pubblicato il romanzo "I predestinati" (Prospero, 2019) e ha curato le antologie di racconti "Oltre il confine. Storie di migrazione" (Prospero, 2019), "Anch'io. Storie di donne al limite" (Prospero, 2021), "Ci sedemmo dalla parte del torto" (con Viviana E. Gabrini, Prospero, 2022), "Niente per cui uccidere" (con Viviana E. Gabrini, Calibano, 2024) e "Trasformazioni. Storie dal pianeta che cambia (con Giovanni Peli, Calibano, 2025). Svariati suoi racconti sono presenti in antologie, riviste e nel web.

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