Elizabeth Gilbert – Mangia, prega, ama

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Un anno, un lungo viaggio tra Italia, India e Indonesia e un percorso ancora più intenso e faticoso dentro di sé, alla scoperta e alla ricerca di “qualsiasi cosa”: questa è l’avventura di vita che decide di intraprendere la giornalista newyorkese Liz Gilbert, all’età di trentaquattro anni. Ma che cosa spinge una brillante giovane americana, con un marito, una bella casa e una carriera di successo nella Grande Mela, ad abbandonare tutto per compiere un insolito viaggio solitario in tre parti del mondo così distanti tra loro? Ciò che permette a Liz di trovare la forza di realizzare questo suo desiderio nasce da una consapevolezza che si fa sempre più forte: nonostante viva un’esistenza apparentemente da sogno, la protagonista si accorge in realtà di “abitare” un incubo ad occhi aperti.

Così, dopo innumerevoli notti a piangere, capisce che è il momento di dare una svolta alla propria vita: mette fine al suo matrimonio, procede attraverso un’interminabile causa di divorzio e intraprende una nuova relazione che si rivela, ahimè, fallimentare. Poi, finalmente, parte. Prima tappa: Italia, precisamente Roma; qui scopre il piacere della tavola e quello di immergersi in una nuova e differente cultura che finirà per arricchirla. La seconda sosta del suo viaggio è a diecimila chilometri di distanza: si tratta dell’India. Ed è proprio in uno degli stati più popolosi del mondo che Liz impara a distaccarsi da ciò che la circonda per mettersi in contatto e ascoltare, non senza difficoltà, la persona più importante della sua vita: se stessa.

La parola chiave di quest’esperienza è “spiritualità”. Infine, la terza e ultima meta del suo viaggio è l’Indonesia. Anche qui incontra nuovi amici, impara lezioni di vita e riapre finalmente il suo cuore all’amore, nonostante molti dubbi e una riluttanza iniziale. Dodici mesi passano in fretta, anche se potrebbero sembrare molti di più per tutto ciò che Liz ha appreso lontano da casa, in giro per il mondo. Difficile dimenticare i profumi, i colori, i sapori, i luoghi e le persone, soprattutto se stessa: il suo vero io, l’autentica e imperfetta Liz Gilbert.

Elizabeth Gilbert, protagonista e autrice del romanzo, non è certo una donna di poche parole, come lei stessa afferma e come è facilmente intuibile dal suo racconto. La necessità di esprimere sentimenti ed emozioni non si riferisce solamente al parlato, ma comprende anche la parola scritta. Da brava giornalista e scrittrice quale è, infatti, la Gilbert riesce a mettere nero su bianco, per oltre trecento pagine, il viaggio emotivo di una giovane donna alla ricerca di “tutto” attraverso tre continenti. La sua scrittura molto scorrevole, leggera e ironica, talvolta pungente, provoca nel lettore empatia, strappando un sorriso.

Questo romanzo appartiene alla letteratura di viaggio: permette di spaziare tra New York, Roma, l’India e la Thailandia. Nonostante ciò, il luogo migliore che si ha la possibilità di visitare attraverso le pagine del romanzo rimane senza alcun dubbio il mondo interiore della sua protagonista. Che può arricchire anche noi.

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Lucia Pedrazzini nasce a Lodi. Da sempre appassionata di viaggi e lingue straniere, nel 2016 consegue la Laurea Triennale in Mediazione Linguistica e Culturale specializzandosi in inglese e russo. Ha proseguito gli studi magistrali e sta per laurearsi in Editoria, culture della comunicazione e della moda sempre presso l'Università Statale di Milano. Tra i suoi hobby, quello preferito è la lettura.

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