Bombe e confetti (a cura di Viviana E. Gabrini)

0
340

Certe storie non vogliono morire. Restano sospese nell’aria, appese a una frase incompiuta, a un’immagine lasciata a metà. Così è accaduto per Bombe e confetti, che nasce da una storia vera e da un’assenza: quella di Attilia Vicini, che questa storia aveva iniziato a scriverla, ma non ha fatto in tempo a finirla, perché la Bella Signora l’ha rapita prima che potesse farlo.
C’era un incipit. C’erano due personaggi: Maria e Franco. C’era un titolo, Bombe e confetti, che da solo conteneva già un mondo intero – la guerra e la festa, il pericolo e la tenerezza, la memoria e l’invenzione. E poi c’erano Cornale, un piccolo paese, e la vita di una famiglia durante la seconda guerra mondiale. Era tutto lì, in poche righe dense come un campo minato di possibilità.
Attilia Vicini, come detto, non è più riuscita a raccontare il resto. Ma chi l’ha conosciuta, chi le ha voluto bene, chi ha condiviso con lei passioni e battaglie ha deciso che quella storia non poteva restare sospesa. Così è nata questa antologia: da quindici autori e autrici, chiamati a raccogliere il testimone, a immaginare che cosa sarebbe potuto accadere a Maria e Franco, a dare forma a un finale — anzi, a molti finali — a partire da quel frammento iniziale.
Il risultato è un mosaico narrativo, sfaccettato e sorprendente, nel quale ogni voce ha portato qualcosa di sé, ma con rispetto e affetto per chi ha acceso la miccia.
I racconti viaggiano attraverso epoche, stili e destini diversi, ma tutti tengono vivo il cuore della vicenda e, soprattutto, l’anima di Attilia.
Perché questa raccolta è anche — e soprattutto — un omaggio. Alla donna che ha ispirato tutto questo: insegnante appassionata, antifascista, femminista ante litteram, viaggiatrice instancabile, “befana progressista” capace di portare dolcezza e dissenso nella stessa calza. Amava l’arte, il cinema, la musica, i libri. E amava le persone. Le sapeva attrarre, unire, incoraggiare. Era il tipo di persona che quando entra in una stanza, la illumina. Che quando prende la parola, costruisce. Che quando se ne va, lascia una traccia.

Ecco perché leggere questo libro è importante. Perché ogni racconto è una scintilla che prova a riaccendere il fuoco di una storia vera. E perché, nel farlo, ci ricorda che le parole – come le persone – possono generare legami, resistenze, futuro. Ultima cosa ma non in ordine d’importanza, per ogni copia venduta 6 euro saranno devoluti all’associazione “Luca per non perdersi nel tempo”, che raccoglie fondi per sostenere la ricerca su linfomi, mielomi e leucemie.

A chi ha conosciuto Attilia, queste pagine parleranno con emozione. A chi non l’ha mai incontrata, sembrerà di averla sempre avuta accanto. E forse è proprio questo il dono più bello della letteratura: rendere presente ciò che rischierebbe di andare perduto.
Benvenuti, dunque, in questo viaggio tra bombe e confetti, tra le ombre della Storia e la luce dell’immaginazione. È un viaggio che comincia con una donna, una frase, un seme. E che continua, come ogni storia che vale, grazie a chi sceglie di raccontarla.


Gli autori presenti nell’antologia: Mara Bertazzoni, Elena Cristina Bolla, Marco Bonacossa, Heiko H. Caimi, Euro Carello, Emanuela Citerio, Bruno Civardi, Viviana E. Gabrini, Maria Giovanna Luini, Giorgio Macellari, Anna Martinenghi, Gianluca Papadia, Maria Elena Poggi, Paolo Repossi, Antonella Zanca.

Lascia un commento

Scrivi un commento
Per favore inserisci qui il tuo nome

inserisci CAPTCHA *