Elaine Feeney – A Montmartre con Degas

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Chi possiede questi fianchi                questi terribili occhi tondi super truccati
e labbra abbandonate che sembrano meduse rosa sulle rocce questo mono a duro strato unico
non fa nulla per il mio doppio mento,                                                                ma lo sai già

Io non sono una ballerina i miei deliri una perdita di fusione/di amore       Io sempre  sulla parola
ma quel pelo mendace e culo ondeggiante è troppo assurdo                                     caccialo
in pantaloni stretti                                 Osservo però, come un sole citrino mi fa sorridere

e io vengo dolcemente a mezzanotte             di tanto in tanto col Beaujolais
e le mani dure di qualcuno che rollano                           le mie piccole  secche foglie di tabacco
foglie di un colore giallastro che macchiano i denti               le tue dita le spezzano-arrotolano

come quando ero molto più giovane e potevo girare su di me come una ballerina
ma non credi mai a quella storia,                                                     anche se ti ho detto mille volte
come questo pesce azzurro puzzolente sul piatto di smalto bianco e blu sta marcendo sotto il sole

oltre le porte del Louvre mi sdraio nuda sulle pellicce e strati di cera
fetenti di afrore e d’uomo e morti e uccelli e che ciò che
è passato e verrà è solo il rapido                                               accorciarsi dei respiri

e più certo della mia ultima fuga da che io sono rimasta sulla tela                        traballante e piena
e intera                 Continuo a pensare che dovrei uscire                                    o tornare indietro

Traduzione di Silvia Accorrà