Dave Lordan – Vicino

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Caro il mio vicino
in-debito-per-la-vita
Suburbano, anonimo, col ghiaietto,
con la casa di sogno preconfezionato
Non ho la più pallida idea di chi tu sia
Qual è il tuo nome
Da dove vieni
A chi appartieni
Che cosa tu faccia
Anche se sono più che abituato
Alla maledetta nenia elettrica della tua doccia
Che geme attraverso i mattoni e il cemento tra noi
Tutte le mattine di tutti i giorni lavorativi invernali
Nel buio trascinato prima dell’alba
E sono venuto a perdonarti i tuoi gusti musicali
I migliori mai canticchiati
perché i miei sono ugualmente tristi
Mentre i Sepultura rumoreggiano dal tuo iPod
Tiffany si va avanti e sporca il mio giardino Zen
E Vicino, devo confessare
Che quando sono fuori in giardino a fumare una sigaretta
A volte scruto sopra la recinzione
E spio attraverso le persiane
Come scivolano i contorni grigi dal tavolo al divano!
Che mistero! Che grazia!
Come un cigno nella bruma di una brughiera!
Come un cervo in un bosco di querce illuminato dal crepuscolo!

Quindi, mio caro Vicino
compagno di sfacchinate, compagno fuco
compagno ape-colletto bianco in una città dormitorio
Tu che russi e fai l’amore,
Trangugi e rutti, macchi e lavi, come faccio io,
Nello stesso candore,
Bloccato dalla brezza,
Da dieci a otto stanze,
Che ti muovi attraverso il tempo verso una destinazione sconosciuta
Hai mai pensato
Quando hai le spalle al muro
Che anche le mie potrebbero esserlo?

Sì, anche le mie lo saranno…

Traduzione di Silvia Accorrà

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Nato a Derby, in Inghilterra, nel 1975, è cresciuto a Clonakilty nel West Cork. Il suo lavoro ha vinto numerosi premi e borse di studio, tra cui il premio Kavanagh Patrick e lo Strong Award ed è stato finalista per il premio di poesia dell’Irish Times. Le sue raccolte sono The Boy in The Ring (Il bambino nel cerchio, Salmon Poetry, 2007) e Invitation to a Sacrifice (Invito a un Sacrificio, Salmon Poetry, 2010). La compagnia teatrale Éigse Riada ha prodotto la sua prima opera, Jo Bangles, al Teatro Mill, Dundrum nel 2010.