Fabrizio Bregoli – Vocabolario minimo

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Se scrivo è per non dire, cabotare
il bianco della resa, i giorni miti
del nostro indocile armistizio. Scrivo
la vena innominata della pietra,
veglio l’angolo illeso del respiro
quel suo retaggio fossile.

Accolgo la voce spoglia, il suo sfratto
il corpo intatto del ripudio.
Scrivo di noi, di un verbo contraffatto,
del suo frutto disseccato
sul pegno delle labbra. Scrivo di noi
grammatica di un vento lapidato.


 

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Fabrizio Bregoli, nato nel bresciano, risiede da vent’anni in Brianza. Laureato con lode in Ingegneria Elettronica, lavora nel settore delle telecomunicazioni. Ha pubblicato le raccolte di poesia: “Il senso della neve” (puntoacapo, 2016 – Premio Rodolfo Valentino), “Zero al quoto” (puntoacapo, 2018 – Premio Guido Gozzano), “Notizie da Patmo”s (La Vita Felice, 2019 – Premio Città di Umbertide e Città di Chiaramonte Gulfi). Ha inoltre realizzato per i tipi di Pulcinoelefante il libriccino d’arte “Grandi poeti” (2012) e per la collana Fiori di Torchio la plaquette “Onora il padre” (Serégn de la memoria, 2019). Sue opere sono incluse in “Lezioni di Poesia” (Arcipelago, 2015) a cura di Tomaso Kemeny, in “iPoet Lunario in Versi 2018” (Lietocolle, 2018), in molte riviste letterarie, numerose antologie e blog di poesia. È fra gli autori aderenti e censiti sul sito Italian Poetry, nato per la diffusione della poesia italiana nel mondo. Collabora come recensore con il sito “Larecherche.it”, con la pagina Facebook “Poeti Oggi” e fa parte della redazione di “Laboratori Poesia” per cui cura la rubrica “Poesia a confronto”. Il sito dedicato alla sua poesia è: https://fabriziobregoli.com

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