Arundhathi Subramaniam – Mitti

Da piccola
mangiavo il fango.

Sapeva di sabbia e torba
e sfrenato rimescolio

e di qualcosa per cui non sono mai riuscita
a trovare un nome.

Più tardi mi son data
a osservare la luna

sempre strizzando gli occhi
alla finestra,

convinta che la libertà
fosse aerea

finché mi sono figurata che forse
era la luna a osservare il fango

bramando la densa melma
della gravità,

il fremito promiscuo
del tocco,

la licenza di fare,
rompere, rifare,

è così che ho disvelato
il vecchio compito dei poeti –

fare da messaggeri
tra luna e fango –

e mi son messa a imparare le molte
lingue della terra

che non hanno nulla a che fare con le nazioni
e gli atlanti

ma hanno tutto a che fare
con i modi

delle forfecchie,
il sacro cammino delle radici

e la grande brama della vita di trattenere
ed essere trattenuta,

e l’irrefrenabile passione umana
per la nominazione:

palta, pantano, concime, humus, mota, limo
muffa, terriccio, suolo, fanghiglia, argilla, merda,
mannu, matope, barro,
tin, ni, luto, mud …

Tutti hanno il loro posto, ho scoperto,
nella democrazia delle lingue,

nessuno è superiore,
nessuno intraducibile,

tutti a ricordarci
il sacro inno

del letame
di cui siamo fatti,

tranne quando le nubi di giugno si ribaltano
sul mar d’Arabia

e una città che dorme
si sveglia per un dolore così speciale

che solo per un istante
potrebbe non avere altro nome

se non quello
in cui il suono incontra l’odore

e una poltiglia materica
incontra una liscia umidità lunare:

mitti.

Solo questo. Nulla è meglio di questo.


Da Love Without a Story (Bloodaxe Books, novembre 2020)


Traduzione di Andrea Sirotti


foto di Gabriele Sirotti
Andrea Sirotti è nato a Firenze, dove insegna lingua e letteratura inglese. Fa parte delle redazioni di «Semicerchio», rivista di poesia comparata, e di «Interno Poesia», blog e casa editrice per la promozione della poesia. Da più di vent’anni svolge l’attività di traduttore letterario, soprattutto di poesia e di narrativa postcoloniale in lingua inglese per varie case editrici tra cui Einaudi, Giunti, Rizzoli, Le Lettere, Elliot e Interno Poesia. Tra i poeti tradotti e curati figurano, tra gli altri, Carol Ann Duffy, Eavan Boland, Margaret Atwood, Arundhathi Subramaniam, Jane Hirshfield, nonché classici come Rabindranath Tagore, Emily Dickinson e Oscar Wilde. Curatore e co-curatore di antologie poetiche “a tema”, ha al suo attivo: L’India dell’anima, antologia di poesia femminile indiana contemporanea in lingua inglese (Le Lettere, Firenze 2000, [seconda edizione, 2006]); Men/Uomini, ritratti maschili nella poesia femminile contemporanea, con Giorgia Sensi (Le Lettere, Firenze 2004) e Gatti come Angeli, antologia di poesia erotica femminile in lingua inglese, con Loredana Magazzeni (Medusa, Milano 2006).

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Arundhathi Subramaniam è nata nel 1967 a Mumbai da famiglia originaria del Tamil Nadu. “On Cleaning Bookshelves” è la sua prima raccolta, pubblicata nel 2001 presso Allied Publishers di Mumbai, seguita da “Where I Live” (Allied Publishers, 2005). Insieme a Jerry Pinto ha curato l’antologia tematica “Confronting Love” (Penguin India, 2005). Le sue raccolte sono state pubblicate in Inghilterra nel 2009 in un libro antologico per la casa editrice Bloodaxe Books (“Where I Live, New and Selected Poems”). Ha curato per Penguin India un’antologia, “A Book of Bhakti Poetry: Eating God” (2014), e un’altra antologia di scritti sul pellegrinaggio in India: “Pilgrim’s India” (2011), e ha anche scritto una biografia di Sadhguru Jaggi Vasudev “Sadhguru: More than a Life” (2013). Un’altra sua raccolta di poesie, “When God is a Traveller”, è uscita alla fine del 2014 per Bloodaxe Books. Suoi testi sono contenuti nell’antologia di poesia femminile indiana “L’india dell’anima” (Le Lettere, 2000 e una seconda edizione 2006), a cura di Andrea Sirotti. Nel corso del 2015 ha ottenuto il premio Bigongiari-Il Ceppo, e il Khushwant Singh Memorial Prize for Poetry per “When God is a Traveller”. Per lo stesso volume è stata nel 2015 finalista per il prestigioso TS Eliot Poetry Prize. In Italia è stato pubblicato il suo libro antologico “A una poesia non ancora nata” a cura di Andrea Sirotti (Interno Poesia Editore, 2018). La sua ultima raccolta di poesie, “Love Without a Story”, è uscita in India per Context (Westland Publications) nel 2019 e in UK, per Bloodaxe Books, questo novembre 2020.

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