Olga Braghina – Qui non puoi uscire

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qui non puoi uscire da nessuna parte perché la distanza di tiro è troppo breve e dopo la pace la guerra prospera sul tuo corpo

cerca tra coloro che sono come noi esclusi da ogni facoltà della verità storica indurita nella cenere del pensiero prendi questo cuore come prova che la vita non passa mai senza lasciare traccia

qui non puoi uscire da nessuna parte perché i bambini disegnano i frutti dell’autunno sulle pareti imbiancate a calce, i fogli lucidi della sovrastruttura e la base, è qui che la granata colpirà i caldi raggi di luce come se fosse ancora primavera

qui non puoi uscire da nessuna parte perché il mondo è dipinto con il sangue e la carne delle ombre la guerra finirà un giorno e dove sarai allora

non c’è pace, cos’è? un’altra città resisterà

le persone felici usciranno dalle case contando sulla tela quanti di noi ancora sono rimasti

è quasi come l’amore per tutto ciò che può scomparire per tutto ciò che esiste solo un giorno come la farfalla dell’anima

il mondo ti ha fatto studiare al microscopio per vedere dove inserire l’ago per renderlo il più interessante possibile così disperdi nell’acqua il corpo, scorre con l’acqua l’anima raccoglie queste immagini perché è una buona idea per fare la differenza. sono troppo piccolo per proteggere il mondo questa è una guerra contro te stesso perché ci hanno diviso a metà

qui non puoi uscire da nessuna parte

non riconosciamo più questa città e non dovresti guardarti negli occhi, è uno specchio, è mentire, non sei ancora esistito lì dietro la tenda il mondo è un caldo ottobre come a primavera

qualcosa pulsa sotto la pelle come un tocco come il sangue del cuore che deve essere vivo altrimenti dove altro dovresti andare ora dopo la pace

imparerò di nuovo a disegnare per realizzare tutto


Traduzione di Emilia Mirazchiyska e Valentina Meloni


Testo originale:

Ольга Брагина – звідси не вийти нікуди

звідси не вийти нікуди бо відстань для пострілу надто коротка війна після миру навпомацки тіло своє

шукати поміж схожих нас відрахували з усіх вишів історичної правди вигартували в попілі сенсів візьми це серце як доказ життя не минає ось так

звідси не вийти нікуди бо діти малюють осінні плоди на білених стінах осяйні простирадла думок надбудова та базис сюди ось і влучить снаряд світла промені теплі немов ще весна так було

звідси не вийти бо світ намальований кров’ю та плоттю тіней війна закінчиться колись і куди ти потім

миру не існує що це таке це мальви ось цю пігулку вигодувала вовчиця отруйне тло тут буде інше місто

щасливі люди будуть виходити з будинків на холстині рахувати скільки нас ще залишилося

це майже кохання до всього що зникнути має до всього що тільки на день мов метелик душі

звідси не вийти нікуди світ спіймав роздивляється під мікроскопом куди цю голку вштрикнути щоб цікавіше було щоб у розчині борсатись тіло пливе за водою душа ці малюнки збирає бо мала вона що залишити мир це війна із собою бо навпіл розрізали нас

ми не впізнаємо більше це місто і в очі твої не дивитись це дзеркало бреше що ти існувала що там за фіранкою світ теплий жовтень весни

що пульсує під шкірою що це як доторк як кров із серця що має бути живим ще інакше куди ти тепер після миру

я ще навчусь малювати щоб справдилось все

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Olga Braghina (Kiev 1981) è una poetessa, scrittrice di prosa e traduttrice. È autrice di sei libri: “Applications” (2011), “Namedropping” (2012), “Background Light” (2018), “Speech is Like a Flash Lamp” (2020), “Prisms of Pleroma” (2021) e “Pelicans” (2021). I suoi lavori sono apparsi in riviste letterarie come Vozdukh, Interpoezia, Polutona, Novaya Yunost', Volga, Zinziver, Deti Ra e altre. Le sue traduzioni in russo della raccolta poetica “Vanishing Acts” di John High e della raccolta poetica” Ice for You” di Katie Farris sono state pubblicate a Kiev rispettivamente nel 2018 e nel 2021. Scrive regolarmente sulla pagina Facebook e dal montaggio dei post di dodici giorni di guerra è nato il suo "Diario da Kiev", già tradotto in inglese, in svedese e parzialmente in italiano. Si ringrazia la dott.sa Giulia Marcucci che ha tradotto i diari da Kiev, che potete leggere a questo link: https://www.unistrasi.it/1/10/7042/Voci_contro_la_guerra.htm

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