Dave Lordan – L’impossibile Paddy

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Quando, a seguito della grande vittoria – quella grossa ‒
innumerevoli zeri dopo il suo nome ‒
egli offre ai suoi amici un serbatoio infinito di stout
e decreta ogni chiesa
uno spaccio clandestino aperto 24 ore

abolisce i conati e il reflusso e la tosse
tappa l’antico flusso di sanguinamento anale
decreta la rimozione del sonno dal cervello

e promette alla gente che nessuno
avrà mai bisogno di smettere di bere, fumare e sniffare
di giocare d’azzardo e biascicare

Ha inizio il week-end lungo dieci milioni di anni.
L’età paralitica.

Poi. Qualcosa di potente
esplode nella testa del Capo dei Capi,

un’impennata inestinguibile di rabbia nel sangue

quella rabbia cometaria di non essere
l’unico Dio

e se ne va in guerra contro il mondo

Macina eserciti riducendoli in polvere
Annega arcipelaghi
Scaglia le montagne verso il sole

New York cade davanti a lui
e poi tutta la Scozia
poi Bangkok, il Bhutan, Yakutsk.

E infine – la sua incredibile fuga precipitosa solitaria,
due gambe legate dietro, la sconfitta
Skibbereen e Stalingrado, il Black and Tans, i Vietcong
e il Mossad.
Ogni singolo uomo tra loro.

Annoiato e ancora arrabbiato per la disfatta,
annuncia una resurrezione di gruppo
riportando alla terraferma di argilla e disperazione
George Best e Michael Collins,
Christy Ring e Elvis.

Uno dopo l’altro, nei titoli in tutto il mondo,
lui li sconfigge completamente
a calcio e pallamano e hurling e ballo
a colpi di testa, boxe a mani nude, combattimenti di galli
e spaventando a morte le donne.

Al che finalmente si dichiara
il Campione permanente di Tutto.

Poi, per finire e iniziare, disteso,
si propone dal vivo sul palco allo Moonshine Stadium

Vorticando caleidoscopicamente
in fontane di fuochi d’artificio

Mentre si china per mettere in mostra
una brillante Nuova Irlanda
che emerge dal buco del suo culo come un uovo.

Traduzione di Silvia Accorrà