Una narratrice di razza
Bordano, Friuli: un paese di poche anime chiuso in una conca tra le montagne. Il cadavere di Lena, dodicenne, viene trovato nella cosiddetta Casa delle Farfalle. Toccherà all’ispettore di polizia Thomas Mei indagare su una vicenda che rischia di inghiottire la sua umanità. Il principale sospettato è il quindicenne William Picco, in bilico sul piano inclinato dell’autismo. Un’indagine dolorosa tra affinità elettive, vite stuccate in patine di perfezione, l’ambiguità delle persone coinvolte e il paesaggio suggestivo ma inquietante del lago di Cavazzo.
Un racconto giallo delicato e agghiacciante che riesce a mettere in campo paure e pregiudizi con rara sobrietà e a non scivolare mai nei luoghi comuni. Ilaria Tuti sa tratteggiare sapientemente psicologie contorte e atmosfere dure e tese, coinvolgendo il lettore con fine scorrevolezza. Unico difetto: la brevità.