Alberto Manguel – Novelle classiche

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Il ritorno di Ulisse, la prima delle tre novelle proposte in questo libro, ci mostra l’eroe omerico in un contesto moderno, smarrito in un porto pieno di stranieri e incapace di riconoscere, nella città che lo circonda, l’Itaca da cui è partito; gli fa da controcanto una Sibilla Cumana incartapecorita, alla quale da troppo tempo l’astuto eroe della guerra di Troia deve porre una domanda che è andata prendendo forma da quando si è allontanato da casa. Qual è la domanda? Ed è possibile una riposta?

Padre e figlio, la seconda, ci ripropone la vicenda di Agostino d’Ippona e di suo figlio Adeodato con una riflessione di fondo: l’eccessiva presenza di un padre confonde i ricordi; la comparsa improvvisa e l’allontanamento li rendono memorabili. Una morte può essere altrettanto indimenticabile?
Sortes Virgilianae, l’ultima, narra con acuta ironia come ci si possa affidare all’Eneide nei momenti di crisi, considerandolo un libro del destino; lo fa attraverso la vicenda di Angelica Pirovano, una donna le cui giornate sono tutte uguali (Solo il mondo cambiava intorno a lei, irrompendo nella sua routine con violenza irrazionale) e che seguirà fino in fondo ciò che il poema virgiliano sembra suggerirle.

Con uno stile ricercato ma alla portata di tutti, lo scrittore argentino Alberto Manguel si rifà a Borges nel gioco con la tradizione; eppure riesce ad essere originalissimo nella sua rappresentazione di figure esemplari della nostra condizione umana, a sancire quanto la letteratura del passato sia ancora attuale e possa dirci del presente più di tanti testi appena pubblicati. Aleggiano su tutto, come uno sfondo che è contesto, la povertà, la miseria, lo spaesamento dell’emigrazione. E domande che si proiettano nel nostro futuro, cercando un senso che forse non ha risposta. Perché il risvolto del tragico è il ridicolo, e attendere un responso significa affidarsi all’inazione.

Tre novelle sorprendenti che rimarranno a lungo nella nostra memoria grazie ad una penna magistrale intinta nel presente che ci sovrasta. Volume esile ma di grande valore, impreziosito da sette vividi disegni di Rachid Koraïchi.

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Heiko H. Caimi, classe 1968, è scrittore, sceneggiatore, poeta e docente di scrittura narrativa. Ha collaborato come autore con gli editori Mondadori, Tranchida, Abrigliasciolta e altri. Ha insegnato presso la libreria Egea dell’Università Bocconi di Milano e diverse altre scuole, biblioteche e associazioni in Italia e in Svizzera. Dal 2013 è direttore editoriale della rivista di letterature Inkroci. È tra i fondatori e gli organizzatori della rassegna letteraria itinerante Libri in Movimento. ha collaborato con il notiziario "InPrimis" tenendo la rubrica "Pagine in un minuto" e con il blog della scrittrice Barbara Garlaschelli "Sdiario". Ha pubblicato il romanzo "I predestinati" (Prospero, 2019) e ha curato le antologie di racconti "Oltre il confine. Storie di migrazione" (Prospero, 2019), "Anch'io. Storie di donne al limite" (Prospero, 2021) e "Ci sedemmo dalla parte del torto" (Prospero, 2022, insieme a Viviana E. Gabrini). Svariati suoi racconti sono presenti in antologie, riviste e nel web.

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