William Wall – iii La marcia, Milano

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Si sale fino alla nebbia

dove la pianura della Lombardia

non è piana

stanno parlando di nevischio

suona come la fine

di tutto

l’orologio della stazione

è ossessionato

da Benito Mussolini

l’epoca è il 1922

ma non stiamo andando

a Roma Termini

nessuna marcia oggi

ma quattro uomini

ci avvicinano

attraverso l’atrio

il pavimento di marmo

la grande tettoia in acciaio

spettri senza scopo

De Bono & Balbo

Bianchi & de Vecchi

svaniscono al nero

tra i turisti

cinesi che si fanno

selfie a distanza

con gli appositi bastoni

il nostro taxi ci porta

attraverso Piazzale Loreto

dove non ci sono spettri

e nessuna stazione di servizio Esso

e a ovest oltre il Cimitero

verso una piccola stanza

dove ci inventiamo futuri

migliori, a parlare

di poesia e storia

 

Traduzione di Silvia Accorrà

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William Wall è un romanziere irlandese, scrittore di racconti e poeta. Il suo lavoro è stato tradotto in diverse lingue; traduce dall’Italiano. Il suo romanzo This Is The Country (Questo è il paese) si è qualificato per il Man Booker Prize 2005 e si è classificato per il Young Mind Prize (Premio Giovane Mente) e per l’Irish Book Awards. I suoi racconti e le sue poesie hanno vinto numerosi premi, tra cui The Virginia Faulkner Award 2011. Il suo libro più recente - Ghost Estate, un volume di poesie - è stato tradotto in italiano come Le Notizie Sono (Moby Dick Editore). Ulteriori informazioni dal suo sito: www.williamwall.net 'Wall, che è anche un poeta, scrive una prosa così carica - allo stesso tempo lirica e sincopata - che è come se Kavafis avesse deciso di scrivere su una violenta famiglia irlandese.' The New Yorker 'Il tocco di Wall nella caratterizzazione dei personaggi è leggero e agile: molti descrivono chiaramente se stessi con poche righe di dialogo.' The Guardian 'E' un tale scrittore - lirico e crudele e audace e con metafore notevolissime'. Kate Atkinson. Fotografia di Herry Moore